Posts tagged ‘proposta’

Gb, medico propone la ‘tassa sul cioccolato’ contro l’obesità

Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) – Raffreddare la passione per praline e barrette di cacao colpendo il portafogli. Cosi’ David Walker, un medico di famiglia (non a caso) scozzese, propone di tassare il cioccolato proprio come l’alcol e le sigarette, per contrastare l’aumento di obesita’ e diabete di tipo 2. L’idea e’ stata presentata alla conferenza annuale dei medici di famiglia scozzesi della British Medical Association a Clydebank. Ma i colleghi di Walker hanno votato contro la ‘chocolate tax’.

”L’obesita’ e’ un problema che sta esplodendo – ha detto Walker alla ‘Bbc’ on line – siamo sulla stessa strada degli Stati Uniti. E credo che il cioccolato giochi un ruolo importante. Per alcuni e’ diventata una pericolosa dipendenza. Penso che una tassa sui prodotti che contengono cioccolato potrebbe fare davvero la differenza”. Walker non si arrende e guarda ai numeri: una confezione di cioccolatini da 225 g contiene almeno 1.200 calorie, la meta’ di quelle raccomandate ogni giorno per un uomo.

Si tratta peraltro di calorie che possono essere assunte rapidamente. Oltretutto le notizie sugli effetti benefici del ‘cibo degli dei’ “illudono molte persone, che mangiano cacao convinti di farsi del bene”, sottolinea l’esperto. Infine, in base alla proposta del medico, gli introiti extra ottenuti dalla tassa sul cioccolato potrebbero essere destinati alla lotta all’obesita’.

Adnkronos Esteri

13 marzo 2009 at 12:05 Lascia un commento

E’ ora di tagliarci lo stipendio” idea-solidarietà tra i parlamentari

E' ora di tagliarci lo stipendio" idea-solidarietà tra i parlamentari

ROMA – Tagliarsi lo stipendio. Per lanciare un segnale in questa tempesta. Il Palazzo adesso ne parla. Un po’ per l’imbarazzo crescente di fronte alle migliaia di nuovi disoccupati, alle famiglie sul lastrico, all’esercito di cassintegrati. Un po’ per lo spettro del “forcone” lì fuori, che puntuale turba i sonni degli onorevoli in ogni momento di crisi. E questa è crisi nera.

L’iniziativa è di un gruppo di deputati e senatori Pd. Ma, raccontano dalla segreteria, un progetto più articolato è allo studio del leader Dario Franceschini. Per il momento, la lettera che da domani riceveranno tutti i parlamentari nazionali ed europei porta la prima firma di Francesco Laratta, deputato cosentino. Nella stessa direzione si stanno muovendo al Senato Vincenzo Vita e Gianrico Carofiglio.

“Il momento è grave, usciamo dalla retorica e versiamo tutti il 25% della nostra indennità base ad un fondo di solidarietà per l’intero 2009. Consegneremo l’elenco delle adesioni ai presidenti di Camera e Senato e poi si vedrà che fare”. La platea chiamata in causa è quella dei 952 parlamentari nazionali, dei 78 europei (da giugno saranno 72) e dei 1.129 consiglieri regionali.

Per poi coinvolgere magari sindaci e presidenti di Provincia. “Se tutti aderissero, con 2.500 euro a testa, arriveremmo quasi a 6 milioni di euro al mese. Lo so che adesso i colleghi mi odieranno, ma dobbiamo provarci”. Vita è convinto che non si possa più “restare a guardare, è l’ora di agire, di fare qualcosa di concreto e per questo ci muovere anche noi al Senato”. Francesco Boccia, economista e deputato Pd, ha presentato un ddl di revisione dei vitalizi e delle pensioni dei parlamentari: “Non possiamo chiedere sacrifici se non siamo i primi a farli, altrimenti perderemo ogni credibilità”.


Lo spunto, va detto, lo stanno dando in questi giorni alcuni amministratori locali. Dai consiglieri provinciali della Volkspartei che a Bolzano hanno deciso due settimane fa di tagliarsi di 600 euro al mese l’indennità (di 6.300 euro) per devolvere le relative somme ad associazioni benefiche, al sindaco di Finale Emilia, Raimondo Soragni, che si è decurtato lo stipendio del 50% (da 2.000 a 1.000 euro). Piccole cose, certo.

L’idea adesso rimbalza a Roma, raccoglie consensi ma anche veti. “Diffido dai gesti simbolici, ma il tema dei costi della politica sta diventando fondamentale ed è fondamentale affrontarlo” dice Marco Follini che la scorsa settimana dalle colonne del “Riformista” ha suggerito una ricetta analoga per i rimborsi elettorali: “Se operassimo un taglio lineare a tutte le voci di spesa – emolumenti, rimborsi, editoria di partito – allora la proposta di razionalizzazione sarebbe ragionevole”. E così pure Helga Thaler, senatrice Svp, forte dell’esempio dei “suoi” consiglieri in Trentino Alto Adige: “È giunto il momento di dare l’esempio anche a Roma, tendere una mano a chi è in difficoltà”.

Ma il centrodestra stronca il progetto sul nascere, altro che operazione solidarietà bipartisan. “Il nostro compito è fare buone leggi e arginare in Parlamento la crisi, non creare fondi per chi perde il lavoro – taglia corto il vicecapogruppo Pdl alla Camera, Italo Bocchino – . Detto questo, personalmente sarei disposto a cedere anche il 50% in favore di chi è in difficoltà. Ma non è con misure come questa che si risolvono i problemi”.

Anche perché, rincara dal Senato il suo omologo Gaetano Quagliariello, “è una proposta priva di qualsiasi portata, politica o solidale che sia: serve solo a farsi propaganda. La dimensione della solidarietà, della carità, è strettamente privata, la si esercita lontano dai riflettori. Non è questo che i cittadini si attendono da noi”.

E fuori dal Parlamento la musica non cambia. Giuseppe Castiglione (Pdl) ha appena lasciato lo scranno dell’europarlamento per la presidenza della Provincia di Catania: “Il Pd non va lontano con proposte come questa. Io ho ridotto da 15 a 9 gli assessori, ho tagliato dieci dirigenti, risparmiato 1 milione in collaborazioni esterne. Lasciando Strasburgo ho rinunciato a 12 mila euro al mese, ora ne guadagno 6.400. Dovrei tagliare pure quelli?”

Repubblica.it

8 marzo 2009 at 11:25 Lascia un commento

Prostituzione, la Lega rilancia: eros center per lucciole e clienti

Roma, 26 feb. – (Adnkronos) – L’Italia come la Germania, la Spagna, l’Olanda, la Svizzera: eros center per ospitare le lavoratrici del sesso e i loro clienti. Mai più, però, il mestiere più antico del mondo dovrà essere esercitato per strada.

La Lega torna alla carica con le sue proposte per regolamentare la prostituzione: quelle presentate dal Carroccio sono 5, un quinto del numero totale dei provvedimenti al vaglio del Parlamento, compreso il Ddl Carfagna-Alfano ora all’esame delle commissioni congiunte Affari costituzionali e Giustizia di palazzo Madama.

Il divieto di prostituirsi in luoghi pubblici o aperti al pubblico “è un punto importante del provvedimento del governo e ci trova pienamente concordi perché questa è la strada per garantire in modo più efficace l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini”, dice all’Adnkronos Carolina Lussana, prima firmataria di una delle 5 proposte di legge depositate in Parlamento dal Carroccio.

La Lega, però, va oltre rispetto agli alleati di governo. E propone l’istituzione di eros center, di ‘case a luci rosse’, in edifici privati dove però non siano presenti “abitazioni con destinazione d’uso diversa“. E se poi scoppia la polemica come con i siti delle discariche o quelli che in futuro saranno scelti per le centrali nucleari? “E’ un problema che eventualmente si porrà più in là. E poi già oggi la prostituzione viene esercitata in appartamenti privati. Inoltre, noi prevediamo che sia vietata nei piccoli centri“.

La proposta Lussana, infatti, vieta l’esercizio della prostituzione nei comuni con meno di 10mila abitanti. Il che significa, ad esempio, che Taormina o Bordighera, che contano poco più di 10mila abitanti, potranno avere, se vorranno, i loro eros center, mentre Fiuggi che di abitanti ne conta 9mila 527, o Massa Marittima, che ne ha meno di 9mila, gli eros center se li possono scordare.

Altri colleghi di partito di Lussana, come il senatore Paolo Franco, sono ancora più drastici nel limitare, per ampiezza territoriale, la possibilità di ospitare ‘case a luci rosse‘, che potranno essere aperte solo nei comuni con più di 30mila abitanti.

Come dire: a Voghera, che di abitanti ne ha 39mila, sì, e a Frascati, che invece si ferma a 29mila 830, no. Quella degli eros center è una battaglia antica del Carroccio, che già nel 2002 aveva depositato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per l’apertura dei centri a luci rosse e per il via libera a cooperative di prostitute.

Il Ddl del governo prevede sanzioni non solo per le ‘lucciole’ che si prostituiranno per strada, ma anche per i loro clienti. Entrambi rischiano anche l’arresto da 5 a 15 giorni, oltre ad un’ammenda da 200 a 3mila euro. Chi sfrutta la prostituzione minorile rischia da 6 a 12 anni di carcere e multe da 15mila a 150mila euro. Previsto, inoltre, il rimpatrio assistito, purché sia nell’interesse del minore.

Niente arresto per il Carroccio, che però chiede sanzioni pecuniarie più severe per le prostitute che esercitano in luoghi pubblici e per i loro clienti, con multe che possono arrivare a 10mila euro.

Inoltre, nelle proposte di legge del partito di Bossi è previsto l’obbligo, per chi si prostituisce, di sottoporsi a controlli medici ogni 6 mesi per verificare l’eventuale presenza di patologie che si possono trasmettere per via sessuale.

E soprattutto, la Lega chiede che anche le lavoratrici del sesso paghino le tasse: quei soldi, spiega Lussana, potrebbero essere utilizzati per la tutela e l’aiuto alle prostitute. “Solo in questo modo – conclude la parlamentare del partito del Senatur – si potrebbe contrastare il fenomeno dello sfruttamento, separandolo dalla prostituzione come libera scelta dell’individuo”.

Adnkronos Politica

27 febbraio 2009 at 11:18 Lascia un commento


Feeds

Categorie

aprile: 2024
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930  

Visite totali

  • 16.271